Claudio Nicoli "La Genesi"

                        L’”amor fati” è da sempre la sua musa : un fato le cui memorie sono antiche e parlano di Apollo, Dioniso, Eros.  Emblemi, archetipi primordiali di un artista che, in una sua poesia dice : ” Icaro presuntuoso, /pazzo,disarmato / rapido colpo d’ali, / incurante cavalieri, / caduco, / all’ombra dei loro scudi, / rifiutasti, / per morire infine, / libero” .
                        L’emozione per Nicoli è il momento antecedente all’atto poetico, è la commozione per l’amore che diviene corpo di donna, forma, armonia, materia tattile.     Quando riesce ad esprimere materialmente il sentimento in energia astratta, questa “trascorre” attraverso l’atto, non delle mani artigiane, bensì quello che realizza la perfetta coniugazione di mente e cuore.
                        La “genesi “ è l’origine,  il momento in cui la fertile creatività del Maestro , seguendo misteriose strade porta alla realizzazione  di una opera d’arte .  La sua successiva conversione in bronzo  occupa un posto speciale nel nostro immaginario , evocando suggestioni antiche,  fatte di  realtà e fantasia insieme, il compiersi di un evento misterioso e singolare,  in essa qualcosa di magico :   la materia si impasta della spiritualità dell’arte ed il bronzo prende vita .