ESPLORATORI DEL SOGNO Cinque Maestri contemporanei dalla metafisica al fantastico trascendono la realtā ordinaria in favore di una dimensione che ci proietta aldilā dei confini del quotidiano, verso mondi lontanissimi, in un percorso dove tutto č possibile, all’esplorazione di un fantastico mondo interiore.

News

Dal 24/06/2013Al 29/07/2013

ESPLORATORI DEL SOGNO Cinque Maestri contemporanei dalla metafisica al fantastico trascendono la realtā ordinaria in favore di una dimensione che ci proietta aldilā dei confini del quotidiano, verso mondi lontanissimi, in un percorso dove tutto č possibile, all’esplorazione di un fantastico mondo interiore.

 Siamo fatti della stessa materia
Con la quale son fatti i sogni
E la nostra piccola vita
E' avvolta nel sonno. 
                                                                                              “Tempesta” Shakespeare   

Organizzazione a cura di Galleria CerriArte
Curatela scientifica del dr. Michele Loffredo
Non è prudente racchiudere in una classificazione il potere dell’inventiva, vi si alimenta la creatività che fa dell’uomo una creatura capace di sognare; così appare improbo costringerla in un’etichetta che possa coerentemente comprendere tutte le varie sfaccettature dell’immaginazione e della fantasia, perché proprio la nozione di fantastico si dimostra insofferente alle delimitazioni.
Non è dato conoscerne i confini che gli artisti si sforzano incessantemente di valicare pervenendo a nuove “fantastiche” visioni. Per una descrizione degli spazi in cui si spingono, si possono certo richiamare definizioni di correnti, movimenti, generi che nei secoli si sono rifatti al concetto generale di fantastico: dal simbolismo all’onirismo, dal surrealismo alla metafisica, dal realismo magico e al visionario, dal meraviglioso al favolistico. Per non parlare della loro influenza nei mass media, video giochi, immagini digitali, cinema, illustrazione, fumetto dove quotidianamente si assommano generi quali fantasy, horror, soprannaturale, fantascientifico, creando crossover, intrecci narrativi e visivi nei quali si assiste ad un immaginario in continua espansione che si configura come colonna portante dell’attività di intrattenimento e cognitiva della cultura degli ultimi decenni.
Nel panorama attuale, l’ansia di sperimentazione e di novità sembra privilegiare installazioni, videoarte, performance e pratiche oggettuali, non prive di valore, anche se talvolta velleitarie. L’attività del dipingere e l’esercizio della scultura rimangono comunque un forte centro di irradiamento, la sezione colta dell’esperienza artistica e la figurazione è il linguaggio cardine dell’arte fantastica che non può prescindere dal rappresentare un universo riconoscibile sul quale si innestano le deformazioni e le amplificazioni, le stranezze della fantasia.
I cinque artisti che si presentano incitano e stimolano l’immaginazione, obbligano a volgere lo sguardo oltre il reale, ma hanno anche il non trascurabile merito di detenere saldo l’esercizio dell’arte, attraverso il magistero della pittura e della scultura, eredi della più pura tradizione classica italiana.
Alle propaggini del mito possiamo assegnare Claudio Nicoli la cui scultura rivive energicamente tra leggenda minoica e incanto etrusco. Attinge dalla mitologia anche Edi Brancolini, la cui figurazione classica e nitida predispone teatrali composizioni tra allegoria ed enigma. Remote civiltà, miti mediterranei sono per Vincenzo Cacace perdute lande dove ambienta episodi simbolici richiamando il mondo degli archetipi. L’universo di Raffaele De Rosa si protende in una epica rievocazione di medioevo fantastico, dimora di cavalieri e giostre, tra mastodontiche architetture. L’ineffabile mistero avvolge le delicate pitture di Giampaolo Dulbecco, sospese tra metafisica e onirismo, evocative di un’atmosfera magica di sensazioni perdute.

 

Altro in questa categoria